Casa famiglia I Gelsi

Casa famiglia “I Gelsi”
Inizio Attività 2002
Accreditata e Convenzionata con Roma Capitale
tel.06/65670269 – Via Portuense 949, 00148 Roma

Municipio XI°. Convenzionata con Roma Capitale – Dip. Politiche Sociale, Sussidiarietà e Salute- Direzione Servizi Alla Persona ed Integrazione Socio-Sanitaria. U.O. Disabilità Adulta e Disagio Mentale, Servizio Disabilità. Ospita 9 persone con handicap medio-grave. Tutti gli aspetti relativi alla vita degli ospiti (sanitario, sociale ecc.) vengono gestiti dall’équipe socio-educativa che mantiene i rapporti con il contesto di provenienza dell’utente (familiare e non) attraverso visite in struttura e ricongiungimenti presso l’abitazione dell’utente. I familiari sono costantemente informati di tutti gli interventi decisi per i loro congiunti prevedendo il consenso dove necessario. L’obiettivo è di offrire una casa adatta alle esigenze di vita di ciascun ospite e che questa venga vissuta da parte del soggetto disabile quale passaggio di un percorso naturale di distacco dal quotidiano vivere in famiglia.
La Comunità ha rapporti molto stretti con i Centri Diurni (Scuola Viva, Osa e Anffas Roma).
Attività ludiche (parrocchia di Coromoto, La Lampada dei Desideri e piscina Arvalia)
Il Territorio ha una forte realtà basata sul volontariato e tutti gli utenti partecipano a tutte le attività da loro organizzate.
MODALITA’ DI AMMISSIONE E DIMISSIONI
I distretti territoriali Asl trasmettono la proposta di ammissione del disabile al Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale, corredata da una dettagliata relazione contenente informazioni di carattere socio sanitario e psicologico necessarie per valutare la validità dell’inserimento nella struttura e per verificare la compatibilità dello stesso con la situazione degli equilibri al momento esistenti tra gli ospiti presenti nella Casa.
Le domande di ammissione sono inserite in una lista di attesa da cui, il referente Asl del territorio ove è ubicata la struttura, insieme al referente del Dipartimento, in base alla tipologia di utenza preesistente propongono alla responsabile di struttura l’eventuale caso da inserire.
Accertata la ammissibilità, il disabile verrà accompagnato presso la struttura per una presa di contatto con l’ambiente, al fine di esprimersi sulla sua accettazione.
Da lì, in base agli impegni del disabile, la responsabile di struttura organizza, in collaborazione con i familiari, un calendario di avvicinamento dove vengono individuate fasce orarie e giorni in cui la persona andrà in struttura e inizierà a fare la conoscenza del gruppo dei pari, degli operatori e degli educatori.
Seguiranno dei pernotti a giorni crescenti per giungere poi ad un periodo di inserimento provvisorio della durata dai 6 ai 12 mesi, dove la persona vivrà nella casa e costruirà il suo nuovo quotidiano.
Dopo una serie di verifiche con familiari, servizi ed equipe si definirà, attraverso un incontro formale, se rendere l’inserimento definitivo oppure rinunciare.
Le dimissioni del soggetto dalla struttura si attuano al momento in cui gli operatori giudichino raggiunti gli obiettivi del progetto educativo individuale concordato, oppure quando i bisogni dell’ospite assumono una connotazione di natura sanitaria alla quale la struttura non può far fronte, in quanto socio assistenziale. Tali dimissioni sono sempre concordate tra l’equipe della struttura e i servizi di competenza (Asl e Dipartimento).
Inoltre, le dimissioni possono avvenire direttamente dall’utente e/o familiare tutore tramite comunicazione formale di rinuncia direttamente ai servizi invianti (Asl e Dipartimenti) e, per conoscenza, alla responsabile di struttura.

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