Struttura Residenziale Il Castelletto

Struttura Residenziale “Il Castelletto”
Anno di Apertura 1999
Accreditata e Convenzionata con Roma Capitale
Via dell’Omo 158, 00155 Roma

Municipio V°. Roma Capitale – Dip. Politiche Sociale, Sussidiarietà e Salute- Direzione Servizi alla Persona ed Integrazione Socio-Sanitaria. U.O. Disabilità Adulta e Disagio Mentale, Servizio Disabilità. È una Residenza protetta a carattere permanente ad alta intensità assistenziale rivolta a portatori di handicap adulti non autosufficienti e/o con autonomie ridotte con 17 posti letto. La struttura occupa una superficie di circa 2.000 mq, suddivisi in spazi abitativi, spazi verdi e strutture di servizio (laboratorio, lavanderia ecc.). Si articola in tre moduli abitativi ciascuno dei quali si caratterizza come appartamento indipendente. La Residenza ha un funzionamento permanente nell’arco delle 24 ore per l’intera settimana e per tutto l’anno. L’obiettivo è di offrire una casa adatta alle esigenze di vita di ciascun ospite e che, questa, venga vissuta da parte del soggetto disabile quale passaggio di un percorso naturale di distacco dal quotidiano vivere in famiglia. Ha una rete sociale consolidata che va dai Centri Diurni, anche fuori zona (Villa Alba, La Bottega delle Dee, La Mongolfiera e Il Castagno), alle Associazioni sportive e ludico ricreative (ASD Forza 4).
MODALITA’ DI AMMISSIONI O DIMISSIONI
Il distretto territoriale Asl trasmette la proposta di ammissione del disabile al Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale, corredata da una dettagliata relazione contenente informazioni di carattere socio sanitario e psicologico, necessarie per valutare la validità dell’inserimento nella struttura e per verificare la compatibilità dello stesso con la situazione degli equilibri al momento esistenti tra gli ospiti presenti nella Casa. Le domande di ammissione sono inserite in una lista d’attesa da cui, il referente Asl del territorio dove è ubicata la struttura, insieme al referente del Dipartimento, in base alla tipologia di utenza preesistente, propongono alla responsabile di struttura, l’eventuale caso da inserire. Accertata l’ammissibilità, il disabile verrà accompagnato presso la struttura per una presa di contatto con l’ambiente al fine di esprimersi sulla sua accettazione.
Da lì, in base agli impegni del disabile, la responsabile di struttura organizza, in collaborazione con i familiari, un calendario di avvicinamento dove vengono individuate fasce orarie e giorni in cui la persona andrà in struttura e inizierà a fare la conoscenza del gruppo dei pari e degli operatori e educatori. Seguiranno dei pernotti a giorni crescenti per giungere poi ad un periodo di inserimento provvisorio della durata dai 6 ai 12 mesi dove la persona vivrà nella casa e costruirà il suo nuovo quotidiano.
Le dimissioni del soggetto dalla struttura si attuano al momento in cui gli operatori giudicano raggiunti gli obiettivi del progetto educativo individuale concordato oppure quando i bisogni dell’ospite assumono una connotazione di natura sanitaria alla quale la struttura non può far fronte in quanto socio assistenziale. Tali dimissioni sono sempre concordate tra l’equipe della struttura e i servizi di competenza (Asl e Dipartimento).
Inoltre, le dimissioni possono avvenire direttamente dall’utente e/o familiare tutore tramite comunicazione formale di rinuncia direttamente ai servizi invianti (Asl e Dip.) e per conoscenza alla responsabile di struttura.
In caso di assenza prolungata del disabile dalla struttura, la responsabile di struttura comunicherà ai servizi il periodo di assenza e la motivazione.

Richiedi informazioni